Ada Negri nacque da una famiglia molto povera, e può essere considerata la prima scrittrice italiana proveniente dalla classe operaia. Passò la sua infanzia solitaria ma grazie ai sacrifici familiari, studiosa fino a diplomarsi come insegnante elementare.
Da lì insieme alla professione crebbe l’amore per la poesia e proprio in questo periodo, inizio 1890 pubblica la sua prima raccolta, titolata Fatalità (1892).
Dopo il grande successo di questo libro, Ada negri acquista una certa fama, e le venne attribuito il titolo di “professoressa”, per poter insegnare nei licei. Seme a metà strada tra l’autoaffermazione e ricerca di indipenza e l’adesione ai codici sociali dell’epoca soffre e insieme scrive, trasferendo in parole il suo sentire contraddittorio.
Ad oggi resta uno dei migliori esempi di poesia al femmile, del calibro della Merini o Lamarque a cui si accomuna per ardore, intraprendenza e capacità di esprimersi senza filtri.